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venerdì 28 giugno 2013

SOLO LA MUSICA CI PUO' SALVARE Il Concerto, musica e dignità umana, fra forti emozioni e grandi risate


Era l'inizio del 2010. degli amici mi avevano trascinato al cinema per vedere un film. Non ero particolarmente convinto (questi amici hanno gusti un po' snob) e mi aspettavo un film pesante (tipo inquadratura di mezz'ora di una foglia morta), invece...
Invece il film era Il Concerto (Le Concert) del regista rumeno-francese Radu Mihăileanu.

Brevemente la trama: Andreï Filipov lavora come uomo delle pulizie al Teatro Bol'šoj di Mosca, ma non è sempre stato così. Fino a 29 anni prima era il direttore dell'orchestra dello stesso teatro, ammirato a livello internazionale e licenziato per essersi rifiutato di obbedire ad un ordine politico.
Il regime sovietico voleva espellere dall'orchestra i musicisti ebrei, ma Andreï non è stato al gioco del potere.
Nel bel mezzo di un concerto, durante il quale lui e i suoi artisti stavano eseguendo il Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op.35 di Tchaikovsky, Andreï viene interrotto e lui e gli orchestrali vengono licenziati. Per punzione inoltre, viene di fatto impedito loro di vivere di musica, condannandoli a lavoretti umili e saltuari (in un regime è così, se dall'alto decidono che non puoi fare una cosa ti rendono la vita impossibile in tutti i modi).

Gli anni sono passati, i vecchi musicisti hanno preso altre strade e ora il Bol'šoj ha una nuova orchestra, famosa in tutto il mondo.
Invecchiato, deluso e umiliato, il protagonista cerca continuamente occasioni per tornare a dirigere, ma senza successo. Finché un giorno intercetta per caso un fax destinato all'attuale direttore del Teatro Bol'šoj.
Questo fax è di un teatro parigino, il Théâtre du Châtelet, che invita l'orchestra a suonare in Francia. Andreï decide che deve cogliere quest'occasione. Non mostra a nessuno il fax, raduna i suoi vecchi musicisti e parte per Parigi, dove si spacciano per la vera orchestra del Teatro Bol'šoj.
Oltre al senso di rivalsa, dietro quest'avventura un po' pazza si nasconde un segreto, che riguarda il Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op.35 e Anne-Marie (Mélanie Laurent, che forse vi ricorderete come Shoshanna in Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino), una giovane e talentuosa violinista.



Ho trovato pochi film che riuscissero a fondere così bene elementi molti divertenti con una storia dalle tinte drammatiche. La rassegna dei personaggi che affollano la sgangherata orchestra e le loro peripezie per Parigi sono esilaranti con un particolarissimo gusto per il grottesco. Però c'è anche un'altra dimensione, quella che rende questo film commovente da pazzi.
Perché è un'opera che parla di tante cose: della libertà, della dignità umana, della solidarietà e dell'amore per la bellezza, quella vera.
Varrebbe la pena di vederlo anche solo per la sequenza finale (guai a voi se la cercate su youtube senza aver visto il film!!!!!), tremendamente emozionante.

E poi c'è la musica. Non solo Tchaikovsky, ma anche brani di tradizioni diverse, che imprimono a questo film un ritmo particolarissimo, fatto di accelerando che si fermano improvvisamente in sequenze molto delicate.
Non so se la musica classica vi piace o no. Se la risposta è affermativa questo film è da non perdere assolutamente. Se la risposta è negativa guardatelo comunque. Infatti Il Concerto vi divertirà, vi emozionerà, e potrebbe anche farvi vedere le vecchie glorie suonate dalle orchestre sotto una luce diversa.

Io ho visto questo film al cinema, e quando sono uscito avevo dentro una serie di emozioni diverse, ma sentivo di aver partecipato (anche se solo come spettatore) a qualcosa di bello. Quante volte vi è capitato?

    fatevi del bene. Guardatelo
    Jacopo



la scheda di Mymovies (magari dateci un'occhiata dopo aver visto il film)

e giusto per curiosità una registrazione del Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op.35 di Tchaikovsky eseguito dalla Vienna Philharmonic Orchestra con solista la grande Anne-Sophie Mutter. 



Titolo originale: Le Concert
Titolo italiano: Il Concerto, Rai Cinema – 01 Distribution 2010
Riconoscimenti: 2 premi César 2010: miglior colonna sonora e miglior sonoro.
David di Donatello 2010 miglior film dell'Unione Europea
Nastri d'argento 2010: miglior film europeo
Genere: film comico/drammatico
Film simili: Train de vie (dello stesso regista, 1998, comico/drammatico), Paradise Road (J. Scholtz, 1997, drammatico), Les choristes (Christophe Barratier 2004, drammatico)



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