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martedì 28 maggio 2013

POESIA PER SOPRAVVIVERE AL TORNADO Oltre la polvere di Karen Hesse, un romanzo del dolore, un poema del coraggio





Andare via non è stato meglio,
ma soltanto diverso e solitario.
Più solitario del vento
e più vuoto del cielo
e più muto della polvere
ammucchiata fra me e mio padre.

Karen HesseOltre la polvere


Oklahoma, 1932 – 1934, le immense distese agricole sono spazzate da violente tempeste di sabbia, mentre la grande depressione ha gettato i contadini nell'apatia, spesso nella disperazione. E' in questo scenario che Billie Joe, una ragazzina con la passione per i pianoforte e le mele si confessa al lettore. Billie Joe è figlia di un contadino e deve il suo nome al fatto che il padre avrebbe voluto un maschio. Vive in una fattoria con lui e la madre che aspetta un secondo figlio.

Un giorno però la tragedia: la madre ha un incidente con del kerosene e muore dopo alcuni giorni molto dolorosi. Assieme a lei muore il bambino che aspettava e Billie Joe deve anche fare i conti con una ferita alle mani, riportata mentre cercava di salvare la madre dalle fiamme, che le impedisce di suonare il pianoforte, suo conforto e mezzo di evasione da una realtà dura e spesso squallida.

Nella grande casa restano solo lei e suo padre, un padre sempre più distante e taciturno, probabilmente malato, ma che non vuole farsi visitare da un medico. Un padre che in fondo incolpa la figlia della tragedia.
Così la ragazza, sempre più sola, frustrata e spaventata decide di andarsene, di fuggire da quel mondo di polvere. L'esterno però raramente è più tenero e, forse, vale la pena di lottare per salvare quello che resta della propria famiglia...




Questa la trama di Oltre la polvere, romanzo della scrittrice americana Karen Hesse (Baltimora 1952). A prima vista leggendo il riassunto della storia non sembrerebbe esserci niente di particolare. Non fosse che questo romanzo, raccontato in prima persona dalla protagonista Billie Joe, è stato scritto come fosse un poema: è stato scritto in versi liberi.

Versi liberi, sciolti. Niente rime quindi, niente schemi ritmici particolari o cadenze ripetitive. Solo poesia delle immagini, libertà della fantasia, lirismo delle confessioni. Il mondo reale risulta trasfigurato in questo linguaggio evocativo, riletto secondo gli occhi e i sentimenti di Billie Joe.

Un bellissimo libro, che con un linguaggio assolutamente personale riesce a raccontare una storia di grande sofferenza, ma anche di grande coraggio e di un enorme amore per la vita facendo coesistere il quotidiano più semplice e banale e una realtà quasi mitica.

Un piccolo consiglio musicale per calarsi nell'atmosfera della lettura: anzitutto la colonna sonora del film Fratello dove sei (2000) dei fratelli Coen (bellissimo film, guardatelo!!!)


e alcuni brani per pianoforte di Philip Glass. Epico, ancestrale, poetico.


Buona lettura!
Jacopo

Titolo originale: Out of the dust
Titolo italiano: Oltre la polvere, Salani 1999
Autore: Hesse Karen
Altri libri dell'autore: La musica dei delfini, Clandestino
Traduttore: Roberto Piumini
Genere: romanzo/poesia
Umore prevalente: malinconia

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