La scorsa settimana sono iniziati i Light of Day Europe, il cui tour in questi giorni tocca l'Italia.
La crew di questa edizione è composta dagli ormai veterani Joe D'Urso e Jesse Malin, accompagnati quest'anno da Guy Davis, Rob Dye e altri musicisti locali, che cambiano in base alla città in cui si esibisce questa eccezionale carovana di musicisti.
La Light of Day Foundation è un'associazione che si occupa di raccogliere fondi per la ricerca di una cura contro il morbo di Parkinson.
Il fondatore dell'associazione, Bob Benjamin, affetto da questa malattia, ha scelto questo nome citando la sua canzone preferita di Bruce Springsteen, Light of Day appunto.
Questa iniziativa musicale esiste da molti anni: parte quattordici anni fa con un unico spettacolo allo Stone Pony,
storico locale di Asbury Park (USA), ma nel giro di poco si trasforma
in un tour itinerante che attraversa diversi stati, tra Nord America ed
Europa.
Nel corso degli anni si sono alternati (e si alternano a
tutt'oggi) sul palco artisti del calibro di Bruce Springsteen, Southside
Johnny, Goo Goo Dolls, Jesse Malin and the St. Marks Social, Willie
Nile, James Maddock, Joe D'Urso and the Stone Caravan, Joe Grushecky,
John Eddie, the Marah e tanti, tanti altri.
Light of Day Asbury Park al Paramount Theatre, edizione 2013. Photo Credit Mike Black
Il benefit si è svolto per diversi anni nel mese di
novembre tra le città di New York ed Asbury Park, da qualche anno
l'evento è stato spostato a gennaio (solitamente in concomitanza con il
Martin Luther King's week end) e queste tappe novembrine sono state
sostituite dagli show canadesi.
Quest'anno il Light of Day Canada (www.lightofdaycanada.org)
si è svolto tra il 6 ed il 9 novembre ed ha toccato le città di
Kingston, Toronto e le cascate del Niagara con le magnifiche esibizioni
di Jesse Malin accompagnato dall'inseparabile Derek Cruz, Joe D'Urso and
the Stone Caravan, Willie Nile and his band, Joe Gruschecky, John
Eddie, Bobby Mahoney ed altri ospiti.
La locandina del main show di Toronto
Queste le date del tour europeo:
Friday November 29 Glasgow, Scotland Saturday November 30 Colwyn Bay, Wales Sunday December 1 Leceister, England Tuesday December 3 London, England Wednesday December 4 Ticino, Switzerland Thursday December 5 Turin, Italy Friday December 6 Trieste, Italy Saturday December 7 Lugo, Italy Sunday December 8 Figino Serenza, Italy Tuesday December 10 Antwerp, Belgium Wednesday December 11 Melle-Buer, Germany Thursday December 12 Amsterdam, Netherlands Friday December 13 Copenhagen, Denmark Saturday December 14 Jonkoping, Sweden Sunday December 15 Oslo, Norway
Light of Day
Figino Serenza edizione 2012, da sinistra James Maddock, Willie Nile,
Joe D'Urso, Jesse Malin, Israel Gripka e Derek Cruz. Photo Credit by
Cristina Arrigoni
Non
perdetevi questo fantastico show se potete: è per una buona causa e si
viene "premiati" con tanta felicità e con tanta, tanta ottima musica.
Jesse Malin, Brooklyn, Light of DayAsbury Park
La locandina dello show di Lugo che si terrà al Teatro Rossini il 7 dicembre
La locandina dello show di Figino Serenza che si terrà al Teatro dell'Oratorio
L'edizione
americana del benefit, quest'anno si svolgerà tra il 15 (New York) ed
il 20 gennaio 2014. Alcuni degli artisti che parteciperanno all'eveto
sono Jesse Malin and the St. Marks Social, Willie Nile and his Band,
John Rzeznik dei Goo Goo Dolls, Joe Grushecky, Joe D'Urso and the Stone
Caravan, Garland Jeffreys e tanti altri nomi che non sono ancora stati
annunciati. Non vedo l'ora di essere là! Assistere a degli show del
genere, nei posti cult (soprattutto per noi springsteeniani) della scena
musicale del Jersey Shore, è qualcosa di unico ed indimenticabile.
Per maggiori informazioni date un'occhiata al sito ufficiale della Light of Day Foundation (www.lightofday.org) ed alle varie pagine facebook ufficiali.
Light of Day promo video, photo credit by Renato Cifarelli, Cristina Arrigoni and more
Bruce Springsteen and the E Street Band, Light of Day
Bruce Springsteen and the Light of Day Crew, Light of Day in Asbury Park, Paramount Theatre, Jan 2012
Sono ancora totalmente e completamente eletrizzata dopo la bellissima due giorni bolognese, piena di tanta, tanta, tanta musica, di amore e di amicizia in compagnia del mio fantastico fratello.
Da mesi aspettavo ansiosamente questi concerti: erano anni che io, mio fratello e i nostri amici attendevamo il ritorno di Nick Cave & the Bad Seeds, ed io aspettavo ansiosamente anche il ritorno dei Gogol Bordello, una delle mie band preferite. E da mesi i biglietti erano sulle nostre scrivanie, pronti per essere strappati.
Ma andiamo con ordine.
Io e mio fratello siamo arrivati a Bologna venerdì pomeriggio e, dopo esserci sistemati in hotel, abbiamo fatto un salto a Paladozza per tenere sotto controllo la situazione. In fila non c'era quasi nessuno, quindi siamo andati a fare un giro in centro e poi a cena in un posto davvero carino, che consiglio a tutti (http://www.pizzeriasorriso.com/). Poi, siamo ritornati al palazzetto e siamo entrati subito.
Nè io nè mio fratello avevamo mai assistito ad un concerto di Nick Cave da così vicino... seconda fila! Evviva! Ovviamente, proprio davanti al grande, mitico, unico, Warren Ellis, violinista-polistrumentista dei Bad Seeds.
Warren Ellis, photo by Emanuela Vigna
Lo show è stato aperto da una musicista di cui, i lettori mi scuseranno, non ricordo il nome... e non lo ricordo perchè, diciamolo, è stata una palla colossale... belli i primi cinque minuti, ma poi la situazione è degenerata e gran parte del pubblico non vedeva l'ora che lei terminasse il suo set.
Ma tutto è stato spazzato via nel giro di pochi secondi quando lui, il King Ink, si è mostrato al pubblico assieme ai suoi Bad Seeds sulle note di We Know Who U R.
Nick Cave and the Bad Seeds, We Know Who U R
Tutto è stato avvolto immediatamente da un silenzio quasi religioso, di cui lui, Nick Cave, è stato l'unico, vero e autentico stregone. Il suo carisma e la sua autorevolezza si sono diffusi nell'aria e sono rimasti li, rendendo tutto incredibilmente unico, magico e quasi mistico.
Lo show è stato essenziale, ma unico, con il grande protagonista che si è completamente concesso al suo pubblico, rendendo l'esperienza di tutti assolutamente intima ed indimenticabile: gli sguardi, i sorrisi, le strette di mano, gli abbracci, le battute... e i suoi occhi. Così profondi, così magnetici.
Nick Cave & Warren Ellis, photo by Elisa Bort
Le oltre due ore di show sono volate via, di corsa... ma questo concerto, che per quel che mi riguarda è stato il più bello dell'anno (ed assolutamente il più bello di Nick, per quel che concerne la mia esperienza) rimarrà per sempre non solo nel mio cuore e nella mia memoria, ma in quella di tutti quelli che hanno condiviso questa magnifica serata con me.
Nick Cave & the Bad Seeds, Jubilee Street
Questa la setlist:
We Know Who U R
Jubilee Street
Tupelo
Red Right Hand
Mermaids
The Weeping Song
From Her To Eternity
West Country Girl
People Ain't No Good
God is in The House
Into My Arms
Higgs Boson Blues
The Mercy Seat
Stagger Lee
Push the Sky Away
We Real Cool
Deanna
Nick Cave & the Bad Seeds, Deanna
Il giorno dopo, sabato, è stato il turno dei Gogol Bordello (www.gogolbordello.com). Dopo una bellissima mattina passata con mio fratello e uno splendido pomeriggio condiviso con i nostri amici, verso le 19 ci siamo diretti all'Estragon (www.estragon.it). Devo ammettere che attorno alle cinque l'ansia ha cominciato a farsi sentire... desideravo ardentemente vedere, almeno una volta nella vita, Eugene (e la band) da vicino... e così è stato! La transenna è stata nostra! L'emozione era davvero tanta anche perchè, lo devo ammettere, considero Eugene Hutz uno degli uomini più sexy ed energici che ci sia.
Photo Credit Elisa Bort
Lo show è stato aperto da un gruppo che, devo essere sincera, non conoscevo, ma che mi è piaciuto davvero molto: i Man Man, una band schizofrenica e sperimentale di Philadelphia che ha eletrizzato e gasato tutti i presenti, noi compresi, con ritmi veloci,musica un po' psyco e, soprattutto, tanta tanta energia.
Man Man, Dark Arts (Live)
Poi, dopo qualche problema tecnico sul palco, di punto in bianco... eccoli. Eccolo. Subito siamo stati travolti dalla musica e dalla graffiante voce di Eugene, sulle note di We Rise Again.
Come ogni concerto dei Gogol Bordello che si rispetti, le parole d'ordine sono state caos organizzato, energia, forza, potenza, il tutto tenuto insieme dalla grandissima carica del frontman della band, Eugene Hutz, e dai suoi ragazzi.
Gogol Bordello, Start Wearing Purple Live @ Rock in Rio
Questa è una di quelle band che bisogna vedere dal vivo, perchè la loro energia è tale da trasformare il tutto in una grande festa che ti lascia addosso felicità, voglia di cantare e di ballare. Durante un concerto dei Gogol Bordello non si sta fermi un secondo, anzi spesso si deve lottare per mantenere la posizione e sopravvivere al pogo che spesso si scatena, soprattutto nelle prime file e soprattutto se il concerto in questione si tiene in Italia: il rapporto che Eugene e i ragazzi hanno con l'Italia è davvero profondo e particolare. Alla fine si è stanchi, spossati, doloranti (non ho un centimetro del corpo che non mi faccia male), ma tanto felici.
Questo è stato un concerto speciale, perchè eravamo li davanti e perchè il rapporto che si crea con la band a così pochi metri di distanza è inspiegabile. In alcuni momenti mi è parso come se Eugene mi guardasse fisso negli occhi, so che probabilmente non è stato così, ma il suo magnetismo e il suo carisma mi hanno dato questa impressione!
Eugene Hutz & Elizabeth Sun
Questa la setlist:
Intro
We Raise Again
Not a Crime
Wonderlust King
The Other Side of Rainbow
My Companjera
Dig Deep Enough
Last One Goes the Hope
Trans Continental Hustle
Immigraniada
Break the Spell
When the Universes Collaide
Pala Tute
Malandrino
Sun Is On My Side / Sacred Darling
Start Wearing Purple
Sally
Lost Innocente World
Think Locally Fuck Globally
Alcohol
Mistho
Ultimate
Gogol Bordello, Lost Innocent World Live @ Rock in Rio
E questo il mio "bottino": il plettro di Eugene, l'asciugamano di Thomas Gobena e la setlist della serata.
Sono rientrata da questo week end completamente ricaricata, piena di energia, ma soprattutto tanto, tanto felice... e un ringraziamento particolare va non solo ai musicisti che rendono speciale ogni singolo giorno della mia vita, ma a mio fratello che è sempre al mio fianco e non mi abbandona mai.